Saldatura elettrica a resistenza

Saldatura a punti

OFFICINE TURRIN è dotata di un reparto specifico con 5 puntatrici fisse e 2 portatili.
Tra le differenti modalità per effettuare la saldatura tra due parti metalliche vi è quella definita saldatura elettrica a resistenza tramite la quale è possibile unire tra di loro due lamiere o altre superfici metalliche procedendo per punti di saldatura.

La saldatura elettrica a resistenza è appunto, un processo di connessione tra due parti metalliche conduttive in cui il calore viene fornito dal passaggio di corrente tra due elettrodi. Per questa tipologia di saldatura, non è previsto materiale d’apporto. Durante il passaggio di corrente, i due elettrodi premono con forza le due lamiere da saldare. Il passaggio di corrente fa scaldare puntualmente il metallo e, grazie alla forza premente, il nocciolo fuso si agglomera.

Come funziona la saldatura elettrica a resistenza

Il calore necessario per portare a fusione il materiale è localizzato in una piccola area e viene prodotto dalla corrente che fluisce tra i due elettrodi e la resistenza elettrica dei due componenti da saldare. In altre parole, il riscaldamento e la successiva fusione del metallo avvengono per effetto Joule nella zona di interfaccia tra i due pezzi da saldare. Quest’ultima, infatti, è la zona in cui si raggiunge la maggior resistenza elettrica e, dunque, è la zona che si scalderà maggiormente durante il passaggio di corrente. Di contro, l’interfaccia tra elettrodo e lamiera ha una resistenza di contatto più bassa, per cui il materiale non si fonderà in questa zona. Per evitare che gli elettrodi si surriscaldino troppo, vengono raffreddati al loro interno da un circuito ad acqua, oppure viene raffreddato l’intero elettrodo con un getto d’acqua (tipico della rullatura).

I parametri che possono essere modificati durante la saldatura a resistenza sono:

  • La corrente. Questo processo adotta correnti elevatissime, tra 5’000 A e 20’000 A.
  • Il tempo di accensione. La saldatura a resistenza è molto veloce e può durare tra 0.1 s fino a 0.8 s.
  • La forza. In dipendenza dalla tipologia del macchinario (manuale o automatico) e dalla penetrazione richiesta, la forza applicata può aggirarsi tra 100 kgF a 1000 kgF.

Questo processo è tipicamente usato per saldare lamiere e piastre sottili (in genere di spessore inferiore a 10 mm). I materiali saldabili sono: acciaio, inclusa la famiglia degli acciai inossidabili, alluminio, bronzo, etc. Adottando alcuni accorgimenti, è possibile anche saldare materiali diversi tra loro, come rame con acciaio dolce oppure rame con ottone.


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